Fondazione 1 Marzo 1964
Eretta canonicamente il I marzo 1964 e civilmente il 25 novembre 1964, dedicata a S. Paolo ap. in onore del papa bresciano Paolo VI, abbraccia un territorio di 10 km a 2-4 km. dalla parrocchia madre e con agli inizi 3 mila abitanti. Il territorio (il più esteso a confronto delle altre parrocchie palazzolesi) comprende un’area che va dal Portichetto, incrocio fra le vie Matteotti, Zanardelli e Palazzoli, arriva ai confini con i Comuni di Pontoglio, Chiari e Cologne, ai cosiddetti “quattro chilometri”. Il territorio è la parte sud-est del Comune di Palazzolo, e dalla Costa scende fino all’Oglio, segnato dai terrazzamenti, che in epoca antichissima furono costruiti dalle acque del fiume Oglio, non ancora incanalato nel suo letto definitivo, e coperti da fitti boschi, il cui ricordo resta nel nome della cascina “Bosco Levato”. Come ha sottolineato Francesco Ghidotti fino al secolo XVI nella zona tra l’Oglio e Chiari cresceva una fitta boscaglia, dove cacciavano i duchi longobardi, come più tardi fecero i signorotti dei vari castelli della zona. La storia ci ricorda una famosa battuta di caccia offerta dalla città di Brescia al duca di Ferrara nel 1465, proprio su queste terre. Il nome di “gazo” era dato alla selva riservata alle cacce dei principi goti e longobardi. Da questo sono derivati alle cascine i nomi di Gazzolo, Gazzoletto, Gazzolino.
In pratica la nuova parrocchia abbraccia l’abitato che era anticamente “fuori dalle mura” di Palazzolo, al di là della porta di Brescia, e che era cresciuto a ridosso delle strade per Brescia, Pontoglio, Cologne e Chiari. I segni devozionali del luogo erano dalla fine del sec. XV una santella dedicata alla Madonna e un santuarietto dedicato a S. Rocco forse del 1468 c. Anche le cascine così lontane dal centro abitato si dotavano, come si usava allora, di piccoli oratori: quello di S. Carlo Borromeo, ora dedicato a S. Luca, costruito alle Gonzere dalla famiglia Bazini, e quello del Boscolevato intitolato alla Madonna di Loreto. Il territorio conobbe dal sec. XVII una decisa espansione di attività manufatturiera oltre che per un maglio, per la filatura della seta grazie allo sfruttamento dell’acqua del canale Gardale e delle Seriole da parte dei Nassini e dei Nazari con insediamenti specie nella zona del Maglio e attorno al Cortevazzo; insediamenti che si moltiplicano specie negli anni Trenta e nel dopoguerra con la costruzione di case per lavoratori, di veri villaggi operai (Lanfranchi sulla via per Pontoglio, Marzoli sulla via per Chiari), assorbendo le cascine un tempo sparse per la campagna. Nascono scuole a Boscolevato, al Mirasole (1935), sorge lo Stadio comunale, mentre nel 1964 la deviante sud e il nuovo ponte sull’Oglio cambiano definitivamente l’assetto territoriale ed urbanistico. Eretta nel 1962 in Delegazione vescovile affidata alle cure di don Evaristo Zubbiani che vi fece l’ingresso il 9 settembre 1962, con larghe deleghe venne eretta in parrocchia il I marzo 1964. Dapprima fu utilizzata la chiesa di S. Rocco, mentre il 15 settembre 1968 venne posta la prima pietra della nuova chiesa eretta su disegno dell’arch. Franco Bignoli di Pontoglio. È di forma esagonale con l’altare in posizione baricentrica all’assemblea, su cui si concentra la luce filtrata da grigliati di betonglas. Sui lati della pianta esagonale sono saldati gli edifici collaterali ed accessori della Chiesa. A destra dell’ingresso trovasi la cappella invernale separata dalla Chiesa mediante pannelli scorrevoli in legno; a sinistra il Battistero e i confessionali accusati nella muratura all’esterno dell’edificio sacro come richiamo per i fedeli e per i ragazzi dell’oratorio contiguo. La cantoria è posta alla destra dell’altare in modo che gli stessi cantori siano parte integrante e completa dell’Assemblea orante. L’ingresso è costituito da porte a battente, fissate su putrelle in ferro. La parte retrostante è occupata dalla sacrestia.
La chiesa, consacrata il 24 ottobre 1970, venne abbellita intorno alle pareti di bassorilievi dello scultore Pietro Grande di Milano, raffiguranti la vita di S. Paolo mentre le vetrate vennero studiate e disegnate dal pittore p. Costantino Ruggeri di Adro, religioso francescano. Nel 1979 vennero poste le stazioni della Via Crucis, opera dell’Artigianato camuno del legno e precisamente di Battista Donati, Aldo Fedriga, Rita Donati, Marilisa Donati. Il 7 dicembre 1988 veniva incoronata la statua della Madonna di Fatima. Già il 30 novembre 1964 era stata benedetta la I pietra del nuovo oratorio di via Gavazzo, inaugurato il 2 gennaio 1966 e poi arricchito di nuove strutture fino al Centro Ricreativo aperto il 31 agosto 1965. Nel febbraio 1965 fece la sua comparsa il bollettino parrocchiale “La Semente” al quale aggiunsero nell’agosto 1982 “Radio La Semente” e nel dicembre “Comunicare con…” pubblicato dall’ANSPI. Nell’ambito della parrocchia alla cascina Mirasole è nato nel 1986 un centro per il recupero dei tossicodipendenti.